IL BORGO E I DINTORNI

Il piccolo borgo di Vencò si trova all'incrocio tra la valle del Judrio e quella del Reca, sotto il vigile occhio della chiesetta di Santa Halaena appollaiata sulla sommità di una collina. E’ uno dei sei borghi che assieme a Dolegna, danno vita ad un tesoro di storia, bellezza e atmosfera in un fazzoletto di appena 13 chilometri quadrati caratterizzato da vigneti e boschi, ovvero il Collio Goriziano.

 

Il territorio
Il Collio Goriziano è un territorio tutto da scoprire. Sette strade si snodano dal Comune di Dolegna e portano il viaggiatore alla scoperta di un paesaggio unico. Da una parte le vaste superfici di bosco che permettono un’immersione totale nella flora autoctona e dall’altra i vigneti, il cui terreno costituito da marne e arenarie, è ideale per la produzione di vini eccellenti.
I 1.500 ettari di vigneti presenti nel Comune di Dolegna, sono attraversati da un percorso che da Brazzano si incunea tra la base del colle di San Giorgio e il fiume Judrio, chiamato “la Strada del Vino”. In quest’area sono oltre trenta le aziende vinicole note per i vini bianchi. Friulano, Ribolla gialla, Sauvignon, Pinot bianco e grigio, Chardonnay, Malvasia e Traminer, sono le perle che nascono su questo terreno argilloso chiamato flysch, il quale conferisce all’uva caratteristiche uniche per acidità, aromi e profumi. A questi si aggiunge la selezionata offerta di vini rossi, come il Cabernet e il Cabernet Franc, il Merlot e lo Schiopettino (o Ribolla nera).

 

Il Collio Goriziano, la strada del vino e delle ciliegie, vecchi castelli, chiese votive e curiosità.

Le verdi colline del Collio ricche di vigneti e di ciliegi sono punteggiate di ville, torri e resti di fortificazioni che rimandano ai fasti del Patriarcato e alle antiche famiglie dei feudi locali, definiti margravi. Due i manieri, la casa fortificata di Ruttars con la sua torre quadrata detta Torre di Marquardo e l’imponente castello di Trussio, risalente al 1257. Nello stesso borgo, l’ultimo mulino ancora in funzione nella provincia di Gorizia, le cui origini risalgono almeno al XIII secolo, macina grano da oltre 100 anni, gestito dalla stessa famiglia. Il borghetto di Restocina, invece, è famoso per le tipiche case in pietra che rassicurano lo sguardo con la loro disposizione ad arco, con un andamento che segue i dolci declivi del Collio. Nella località di Lonzano, tre momenti suggestivi: la pregevole chiesetta di San Giacomo, del XVI secolo, la Chiesa della Beata Vergine del Rosario, risalente al 1594 e la casa Frisacco, dove nacque e passò l’infanzia il noto poeta Pietro Zorutti. Più solenne per la lunga scalinata che porta all’ingresso è la chiesa gotica di Sant’Elena a Mernico, risalente al Quattrocento. In questa parte del Comune, il ponte dello Schioppettino segna il confine territoriale e le dolci colline di vigneti lasciano il posto ad alture più scoscese ricche di boschi rigogliosi. A completare il percorso votivo, la chiesa di Scriò, dedicata a San Leonardo di Noblac, patrono delle puerpere e dei prigionieri, la Chiesa di Santa Halaena a Vencò (1891), la Chiesa di San Giuseppe a Dolegna e la Chiesa dei Santi Vito e Modesto a Ruttars, risalente al 1866 ed edificata nello stesso luogo in cui sorgeva una chiesa cinquecentesca.

 

Il luogo ideale per stare all’aria aperta

Due parchi naturali, Il Bosco Romagno e la Riserva naturale di Plessiva aggiungono interesse naturalistico a quest’area di dolci colline esposte a mezzogiorno che trasmettono un senso di pace e tranquillità unico.